Le Città Invisibili - il progetto Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea dedicata all'omonimo libro di Italo Calvino estate 2017 - palazzo storico del nostro territorio
 “Miomesia” - Giovanna Usai - quilt (particolare)

“Le Città Invisibili” Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea estate 2017 palazzo storico del nostro territorio
» TERMINATA L'ADESIONE IL 30.04.2017 «
- DENOMINAZIONE DELL’INIZIATIVA
Titolo: Le Città Invisibili
- ENTI PATROCINANTI
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- SPONSORS
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- LUOGO E DATA DI REALIZZAZIONE
Location: da stabilire Periodo: estate 2017 Inaugurazione: da stabilire Orario: da stabilire
- CONTENUTI
L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Italo Calvino da “Le città invisibili”, 1972, Oscar Mondadori
Questo messaggio è ciò che ci proponiamo di introitare e di diffondere nella rappresentazione del progetto, come mezzo per affrontare il mondo difficile e caotico in cui stiamo vivendo, dando libero sfogo alla fantasia, alla creatività ed alla bellezza. Ne “Le città invisibili” si ritrovano molti dei principali influssi culturali del novecento, dalle teorie psicanalitiche ai temi del ricordo e del tempo evocati da Proust, fino a giungere all’esistenzialismo di Sartre, sintetizzati in uno scritto fortemente simbolico. Come è noto, il punto di partenza di ognuno dei nove capitoli che costituiscono l’opera è il dialogo tra Marco Polo e l’imperatore dei Tartari Kublai Khan, che interroga l’esploratore sulle città del suo immenso impero. Marco Polo descrive città reali o immaginarie, che colpiscono sempre più il Gran Khan, suscitando in lui interesse e curiosità. Le città descritte sono cinquantacinque, hanno tutte nomi di donna e sono organizzate in undici categorie: memoria, desiderio, segni, le città sottili, scambi, occhi, nome, morti cielo, le città continue, le città nascoste. Queste diventano simbolo della complessità e del disordine della realtà, ma rappresentano anche il tentativo di dare un ordine al caos del reale. Le città però sono anche sogni che nascondono un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura… La realtà perde la sua concretezza e diventa fluida e puramente mentale, si realizza nella fantasia perché “d’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad tua domanda.” Si susseguono evocazioni di luoghi surreali, impossibili e leggendari, trasfigurazioni della follia e delle contraddizioni umane, popolati non di rado da apparizioni femminili e si resta stregati da una narrazione che si appella ad un linguaggio aulico, carico di poesia e di misteri. “Le città invisibili” è stato definito da Pier Paolo Pasolini il più bel libro di Italo Calvino. Il viaggio compiuto da Marco Polo rappresenta in metafora il viaggio della vita, con profondi legami con il mondo interiore ed il vissuto di ogni individuo. Chiede ad un certo punto il Khan: “Viaggi per rivivere il tuo passato?” E la risposta di Marco: “L’altrove è uno specchio in negativo. Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà”. A volte capita di imbattersi in un libro per caso, un vecchio tomo dalle pagine sgualcite che incontri lungo il tuo cammino. Non è ciò che cercavi eppure l’hai trovato e fin dalle prime pagine ti rendi conto che avresti voluto trovarlo prima e farne il tuo tesoro. È quello che è capitato a noi nei riguardi de “Le città invisibili”.
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OBIETTIVI
Mediante l’arte e la cultura,
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svolgere un’azione educativa nel tessuto sociale, con particolare riguardo ai giovani, rendendoli consapevoli che essi sono “strumento” di civiltà e progresso;
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far conoscere e divulgare il contributo che gli scritti di Italo Calvino hanno fornito in ambito nazionale ed internazionale, grazie alle qualità intellettuali e stilistiche che lo hanno contraddistinto, come la profondità e l’acutezza del pensiero, il senso dell’umorismo e l’arguzia, la coscienza sociale e la forza di carattere;
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far conoscere e divulgare la personalità e la vita dello scrittore che ha vissuto lunghi anni a Sanremo, nella nostra regione, lasciandovi una traccia indelebile del suo passaggio (il giardiniere Libereso, ad esempio);
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stimolare l’amore per la lettura e la letteratura come mezzi essenziali di arricchimento personale e sociale;
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interagire con i popoli di tutto il mondo, rispettando il patrimonio culturale di ognuno, senza barriere ideologiche e religiose;
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spronare verso il rispetto della natura che attualmente è sempre più vittima di politiche dissennate di sfruttamento esasperato e di inquinamento incontrollato, poiché “i luoghi sono fatti di costruzioni, di storia, di cultura e di natura, ma anche delle illusioni di chi li abita”.
- MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
- ARTE
Gli artisti partecipanti dovranno affrontare con i loro lavori la molteplicità di questi temi, e darne rappresentazione con un’opera significativa, utilizzando al meglio la propria tecnica espressiva, che potrà spaziare dalla pittura, scultura e ceramica alla fotografia, alla videoart ed alle installazioni. Ognuno dovrà scegliere una delle cinquantacinque città descritte da Calvino e darne la versione artistica preferita, lasciandosi liberamente ispirare dalla creatività, secondo le proprie esperienze vissute. Ad esempio, di Diomira Calvino racconta: “Città con sessanta cupole d’argento, statue in bronzo di tutti gli dei, vie lastricate in stagno, un teatro di cristallo, un gallo d’oro che canta ogni mattina su una torre. […] Ma la proprietà di questa è che chi vi arriva una sera di settembre, quando le giornate si accorciano e le lampade multicolori s’accendono tutte insieme sulle porte delle friggitorie, e da una terrazza una voce di donna grida: uh!, viene da invidiare quelli che ora pensano d’aver già vissuto una sera uguale a questa ed esser stati quella volta felici.” Per evitare che ci siano più opere relative alla stessa città, gli artisti partecipanti dovranno prenotare in tempo la città preferita..
DATI ORGANIZZATIVI - Al fine di lasciare agli artisti il più ampio margine di espressione, le dimensioni dell’opera presentata potranno essere comprese fra cm. 40 e cm. 150. L’adesione dovrà pervenire entro il 15.04.2017. Al fine di redigere un catalogo/depliant illustrativo dell’evento, dovrà essere fornita la foto digitale dell’opera, corredata dei relativi dati (titolo – tecnica – dimensioni), entro il 30.04.2017. Le opere pervenute saranno sottoposte ad una selezione da parte della Commissione Artistica del Circolo, onde garantire il livello qualitativo della mostra. La selezione avverrà entro il 10.05.2017. È prevista una quota di partecipazione per le spese promozionali ed organizzative di € 100,00.
CURATORE - Come consuetudine del Circolo, la mostra sarà curata ed allestita da un esperto d'arte, ricercando e valorizzando gli aspetti peculiari del tema. CRITICO – La mostra sarà presentata dal punto di vista artistico dal critico d'arte dott.ssa Francesca Bogliolo.
- CULTURA
Al fine di illustrare l’argomento e sviscerarne le problematiche, sia nei mesi precedenti la mostra, sia durante la stessa, saranno organizzate una serie di conferenze sul tema con la partecipazione di professori di lettere e filosofia, critici d’arte e giornalisti. Le conferenze potranno avranno il supporto di filmati, di slides e ascolto musicale e saranno aperte anche a studenti, a scolaresche e pubblico. I dettagli delle partecipazioni sopraddette saranno specificati in seguito (e comunque si richiede la collaborazione fattiva di tutti i soci).
- MUSICA
Poiché, fin dagli inizi della sua fondazione, l’attività culturale del Circolo ha sempre avvicinato in una simbiosi armonica l’Arte e la Musica, anche in questa edizione si prevede l’arricchimento dell’iniziativa sotto l’aspetto musicale, usufruendo della collaborazione degli associati musicisti e video-artisti.
- LABORATORI
Come nelle precedenti edizioni potranno essere realizzati dagli artisti del Circolo laboratori artistici di ceramica Raku e di pittura, a beneficio del pubblico, in modo da poterli coinvolgere direttamente nel mondo dell’arte e delle sue varie tecniche.
- LAND ART
In relazione alla tipologia della sede espositiva, potrà essere realizzata, com’è consuetudine del Circolo, una grande installazione in simbiosi con la fisionomia del territorio, con la sua storia e con le problematiche suggerite dal tema.
- SCUOLE
Il tema stesso rimanda immediatamente ad una collaborazione proficua e imprescindibile con il mondo della Scuola, mediante l’intervento specifico di docenti e di studenti. Saranno contattate molti Istituti del territorio, dalla Scuola primaria all’Università, ricercatori e scienziati.
- DESTINATARI
- giovani e studenti dalle Scuole dell’Infanzia all’Università;
- docenti e divulgatori di materie scientifiche;
- operatori culturali del territorio (biblioteche, fondazioni, circoli, …);
- adulti e anziani di qualsiasi estrazione culturale;
- portatori di handicap e individui disagiati;
- turisti italiani e stranieri soggiornanti nella nostra Regione;
- Uffici di Informazioni Turistiche;
- operatori del settore turistico-alberghiero
- esperti d’arte, galleristi e collezionisti;
- giornalisti, addetti stampa, comunicatori e operatori dell’informazione, pubblicitari;
- fotografi, editori, imprenditori;
- dirigenti d’azienda, amministratori pubblici e privati, politici;
- mondo dell’associazionismo;
- estimatori ed “amici” dell’Arte e della Scienza in tutte le sue forme…
- RISORSE UMANE E STRUMENTAZIONI UTILIZZATE PER LA REALIZZAZIONE DELL’INIZIATIVA
A seconda dei proventi economici che il Circolo riuscirà a reperire, le risorse umane impiegate per la realizzazione del progetto in esame potranno essere le seguenti:
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ideatori del progetto, professori di lettere, filosofia, scienze dell’educazione, ricercatori linguistici, filologi, psicologi, psicoterapeuti;
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artisti, critici d’arte, galleristi, traduttori, tipografi, esperti web, grafici, tecnici del suono, giornalisti, librai e bibliotecari, musicisti, cameramen ed addetti alla logistica, studenti e docenti.
- EVENTUALE CONTINUITÀ DELL’INIZIATIVA
Si prevede la possibilità di presentare la Mostra in varie strutture prestigiose, sia nella nostra regione che nelle altre, e anche all’estero, dove il Circolo conta un buon numero di soci, soprattutto in Russia, Polonia, Romania, Slovenia e nell’America Latina, allo scopo di effettuare importanti scambi interculturali.
- ENTI COINVOLTI
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Garlenda, 24.11.2016
Il Presidente Carmen Spigno
LE CITTÀ INVISIBILI rientra nell’ambito del progetto artistico-culturale a sviluppo pluriennale “Arte & Musica” a cura del Circolo Artistico-Culturale "Amici nell’Arte" noprofit di Garlenda © 2001-2017
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